Radici e percorsi. Riflessioni e connessioni. Continuità e rotture. Futuro remoto. Utopie e distopie. Su questi temi si scrive Cultura, si legge Matera 2019. La cerimonia d’apertura di Matera 2019 è una data storica per la città. Il 19 Gennaio si apre il sipario su una storia magica. Dal proscenio, ecco Matera, Regina della Cultura
Matera 2019: un anno da Regina
A 4 anni dall’annuncio che ha dato inizio al viaggio verso il 2019, Matera si sveglia con la corona di Capitale Europea della Cultura. Dal 17 Ottobre 2014, giorno della proclamazione della città, Matera arriva al suo debutto da prima donna agli occhi del mondo e dei circa 3000 partecipanti attesi in città per la tre giorni inaugurale. Alla musica e alla conquista dei vicoli costruiti come sentieri di presepe, Matera consegna le funi del sipario con un programma che si racconta come una imponente jam session in cui convergeranno bande musicali da tutte le capitali d’Europa.
Un viaggio che toccherà ogni aspetto di una città straordinaria e unica, in bilico tra un passato di caduta e il desiderio di futuro. Peraltro lo aveva raccontato l’autore Andrea Di Consoli in Mater Matera. Nei temi scelti dall’Associazione Matera 2019 è custodito questo percorso. Matera risuona nelle radici storiche di un popolo tenace, in lotta con l’idea di rovine. Che è molto più di un aspetto estetico raccontato dai Sassi.
Un sentimento che porta in sé le contraddizioni e le voci di una città che parla come una madre che ispira. Matera è la città cristallizzata negli occhi e nel cinema di Pier Paolo Pasolini, di Francesco Rosi, di Giuseppe Tornatore e dei Fratelli Taviani, Roberto Rossellini e Luigi di Gianni. Nella ricerca antropologica e culturale di Ernesto De Martino e Carlo Levi, Una eco per la Basilicata e i 131 comuni che con lei avranno un’opportunità di immaginarsi a cambiare. A guardare in modo concreto il futuro. Senza perdere di vista una storia densa e magica.
Matera che verrà. Marketing territoriale, tra passato e futuro
8000 anni di bellezza. Perché Matera, con i suoi Sassi Patrimonio dell’UNESCO dal 1993, scrive cartoline da un passato che ha saputo nel tempo, cambiare senza muoversi. Le luminarie di Lumen e diverse mostre saranno un ponte tra le tradizioni della propria cultura e le spinte verso il mondo. Progetti, festival culturali, eventi. Percorsi antropologici, storici e artistici animeranno le architetture lunari della città perenne. Un set cinematografico naturale, come ha dimostrato nel tempo, il rapporto tra Matera e la settima arte, Un luogo naturale di scrittura estetica, di sentimento e racconto.
Una scommessa quindi per tutto ciò che riguarda un biglietto fortunato verso il futuro. Marketing territoriale e progettualità di lungo periodo per creare percorsi di rigenerazione – urbana e di politiche di sviluppo – che sappia essere insieme custodia e valorizzazione. Agli occhi di chi visiterà Matera, apparirà uno spettacolo che gioca col tempo e con l’architettura. Le arti si toccheranno in modo armonico. Per dissonanza, per continuità. Laboratori, performance artistiche, manifestazioni all’aperto e dibattiti attraverseranno il calendario e le settimane. In una narrazione partecipata e intensa.
La liquidità delle opere di Salvador Dalì istallate nella città diventano specchio magico sulle piazze affacciate sulla pietra millenaria. Una vera persistenza degli opposti che diventano nuova lettura, insieme agli scatti storici di Gianni Berengo Gardin, in mostra proprio nell’ex Ospedale San Rocco.
Un passaporto per la città. Cittadini per Matera 2019
Il passaporto per Matera 2019 è soluzione immaginata dagli organizzatori per gestire il flusso dei visitatori. Il ticket offrirà un posto per le 48 settimane di eventi. 800 artisti da ogni parte del mondo animeranno le 5 diverse mostre della città. Un passaporto che è anche strumento per concretizzare la costruzione ideale di cittadini materani, responsabili della crescita culturale della città. Ogni neo cittadino materano avrà il dovere morale di regalare un libro alla città. Potrà prendere parte a tutti i grandi eventi.
Nel corso dell’anno materano, la città ospiterà artisti e eventi unici. Opere d’arte e eventi unici: all’immigrazione sarà dedicata una istallazione realizzata da maestri artigiani e immaginata da Mimmo Paladino. Pronta per la Giornata Mondiale del Rifugiato, il prossimo 20 Giugno. Brian Eno in luglio, renderà omaggio alla Luna, insieme ai Subsonica dal 18 al 20. Spazio a Paolo Fresu il 24 settembre. Un programma già ampio che si arricchisce nel tempo. Perciò Matera sarà un lungo momento di proiezione verso una nuova immagine della Basilicata e di tutti gli attori sociali della realtà lucana. Dalle professionalità che si muovono nella produzione di prodotti culturali, alle agenzie di servizi, alle attività turistiche, coinvolte nell’ospitalità. Alle politiche sociali, infine. Al passaporto per Matera 2019 serve un vero timbro culturale. Una nuova impronta. Una rinascita.